Filippo Puglia
CRITICA E RECENSIONI
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Critica e Recensioni
CURRICULUM ARTISTICO
CERTIFICATO DI VALUTAZIONE ECONOMICA (aggiornamento 29 ottobre 2022)
ASSOCIAZIONE CULTURALE VARAGGIO ART
VARAZZE SV
T. 3395357546 - CF 92084320099
Al fine di agevolare il calcolo del valore Artistico di un'opera d'arte vengono definiti dei parametri attraverso dei coefficienti che vanno moltiplicati alla dimensione dell'opera, variante quantitativa, ed elaborati in base alle variazioni qualitative, come ad esempio la notorietà dell'artista, l'interesse storico ed artistico dell'opera, la qualità̀ del prodotto e il materiale utilizzato, l'impegno e la difficoltà di realizzazione, le pubblicazioni specializzate, le mostre collettive e personali, i premi e i riconoscimenti, e il valore d'asta.
Viene pertanto attraverso l'interpretazione di molte variabili e criteri, assegnato il coefficiente di valutazione che comunque non è un valore assoluto ma riconosciuto convenzionalmente all'interno del panorama artistico con lo scopo di orientare Acquirenti, Collezionisti, Investitori, sul valore e la bontà̀ del Curriculum Artistico di un Artista contemporaneo.
Si procede in data odierna ad aggiornare il coefficiente di valutazione opere dell'Artista
FILIPPO PUGLIA
sulla base delle nuove Mostre collettive e personali, nelle Sale Artistiche e riconoscimenti, pubblicazioni e nuove produzioni come allegato e documentato dall'artista, che aggiungono al suo percorso artistico una valenza Nazionale di elevato spessore e di indiscusso pregio.
Con la sua Arte, FILIPPO PUGLIA conferma di possedere una enorme ricchezza di spiritualità artistica, unità ad una profonda professionalità, che trasmette a tutti noi attraverso la sua continua produzione di opere d'arte, sempre con intensa ricerca dei soggetti rappresentati e studio approfondito dei materiali di lavoro, e dei relativi contenuti cromatici.
FILIPPO PUGLIA artista nato nel 1973, in una cittadina sul mare in provincia di Messina, occupandosi nel contempo di design, scenografia e fotografia, raccontando attraverso le sue passioni, coinvolgenti di vita sociale e umanità. Ottiene per il suo impegno molteplici soddisfazioni, sfociate in Riconoscimenti e Attestati di Merito.
Nella sua carriera collabora con testate giornalistiche della sua Regione, ma fin da bambino è rimasto sempre affascinato dall'arte e dalla pittura, che sviluppa con il suo talento naturale che uniti a forza e vitalità caratteriale, realizzano il suo personale linguaggio ARTISTICO.
Il risultato finale di una sua opera esalta la capacità del segno e il senso cromatico, arrivando a realizzare rappresentazioni che conquistano osservatori e pubblico di ogni generaziona e provenienza.
L' Associazione culturale VARAGGIO ART tramite il suo Presidente Dott.Luigi Cerruti rilascia all'Artista FILIPPO PUGLIA un suo coefficiente di valutazione elaborato attraverso l'analisi di numerose variabili qualitative e quantitative e prese in considerazione durante tutto il suo percorso artistico e documentate in allegato.
SI CERTIFICA ALL'ARTISTA FILIPPO PUGLIA
IL NUOVO COEFFICIENTE DI VALUTAZIONE OPERE PARI A
PUNTI 3.5
(2022)
CERTIFICATO DI VALUTAZIONE ECONOMICA
Angelo Crespi, critico d'arte
“Tenuto conto del numero e della tipologia delle esposizioni personali; del numero delle partecipazioni ad esposizioni collettive; della curatela e del numero e del prestigio degli espositori in ogni singola manifestazione; delle partecipazioni a mostre-mercato promosse da organizzazioni; delle competenze tecniche ed estetiche dimostrate; delle acquisizioni museali di tipo privatistico; delle pubblicazioni; delle recensioni; dell'entità dei riscontri sulla stampa web e tradizionale;
si determina il coefficiente (2,9)
per quotare l'Artista e calcolare il valore o il prezzo di ogni sua opera. (2020)”
Stefania Magistri, artista
Buio nell’Anima
“Dal rosso al blu…ci vedo una crescita interiore, un passaggio dagli istinti “animaleschi” (Rosso) a degli istinti più nobili (Blu); un passaggio delle energie della terra a energie più elevate. Rimane una sola bocca perché ciò che diventa verbo è Vero”. (2022)
Vito Natoli, poeta e maestro d’arte
“Nei volti la poesia dell’essere, il dramma che ritorna. Sei grande, col tuo messaggio di speranza”. (2022)
Plinio Perilli, critico d'arte
"Filippo prende i grandi personaggi dello spettacolo e li cambia, li reinterpreta, li varia, li decostruisce.
Dolore e Impotenza sembra uno dei tuoi risultati migliori, di grande poesia, con queste mani che non si riescono a toccare, e poi il rosso e il nero. Tutto buio con questo taglio rosso con queste mani violacee, il bianco ossia la luce, la voragine da dove dantescamente dobbiamo risalire.
Feeling Black ha un gioco di mani di grande valore. L'incanto di questi colori, delle mani, quella in alto, poi questo gioco, questi sfondi sono viraggi aspri. Il personaggio con questi colori caldi che poi alla fine vince l'arancio, l'arancione, un'ocra. Sullo sfondo, invece, il peso del colore scuro, della drammaticità che è nell'aria.
Incomprensione Umana è proprio bello!
Hai trovato un tuo stile, una cosa così la riconoscerei subito, senza sapere che è tua, questa è di Puglia. Quegli occhi, quei colori li vedo come una firma.
Nell'arte, nelle arti è tutto trovare la propria cifra, musicale, poetica, artistica. Questi occhi cupi nella notte, poi le labbra che non si sa che fanno, possono accogliere.
È una delle cose migliori che hai fatto, per forza, per nettezza, è molto asciugato, non hai sbavature. Hai messo due occhi in alto e due labbra in basso, due opposti.
Miro e la Venere degli Animali è delizioso, molto bello, belli anche i colori. È bello che hai trovato un tuo stile. Hai trovato la sintesi, sia formale che espressiva allo stesso tempo. Hai trovato la tua forma ma hai trovato anche l'espressività. Per cui, alla fine, contaminando questi due risultati sei riuscito a crearti un tuo stile, una tua forma, che non era facile con tutti questi animali, ma anche l'amore, la quotidianità. Ingrandito si sente il pastoso, quasi rugoso, bruzzoloso si diceva una volta.
Filippo, tu decostruisci e il colore è uno sparring partner per te.
In un paio di opere mi hai commosso". (2022)
Plinio Perilli, critico d'arte
"Opere che mi hanno colpito molto, perché ti sei rapportato a delle grandi attrici. Ma anche nell'Incolta Sapienza vi è un bel gioco degli occhi, dei prismi, dei triangoli. Incolta Sapienza è una coincidenza oppositorum, è uno stimolo.
Questa tua idea della deformazione dello spazio lo porti anche nella ritrattistica.
Sei strano, hai trovato un tuo stile, una tua cifra che per l'arte è tutto". (2022)
Vito Natoli, poeta e maestro d'arte
Sul dipinto “Miro e la Venere degli Animali”
Amuri all’animali
Idda venerava tutti l’animali,
puru la jatta chi fafcevanu ‘i fusa.
Idda jncheva tutti li purtusa,
Mirò fici l’occhiu e lu filu
chi ‘ntraseva ‘nta l’anima di intra,
‘ncuddava pezzi ‘i carta
e i culurava forti.
li lazzi ruspigghiavanu li morti
jnchevanu so smorfi la natura.
Filippu faci sagumi surriali
ma lu culuri sunnu in movimentu
c’è un ‘ncuertu di carta e di suli,
si muovunu ‘i pupazzi e nnì talianu
Si strinciunu e si bacianu cu amuri.
Alliffa jatta stu pilu tisu,
bisazza china inchi lu cafisu.
Su chini li figuri su opiri d’ati
dacci amuri all’animali e so parti…
Vito Natoli omaggio a Filippo, alla sua arte @reg .2021
Ella Ciulla, poetessa e critico
Madonna del Soccorso: Figura femminile avvolta da un mantello blu (principio femminile, pace e armonia) e rosso rubino (Amore ardente, passione di Cristo) sormontata da un sole bianco (metefisico) ovvero una Luna che è Luce radiante e guida nella notte. (2021)
Lucia Russo, musicista e poetessa
Emozioni sul dipinto Madonna del Soccorso
“Io vedo delle mani che reggono la luna, che nel simbolismo assume un significato di rinascita legato alla donna. L’incontro innesca una scintilla e genera luce che riflette e dà vita ai puntini o piccole linee che, per me, rappresentano gli esseri umani e dietro come una coppa che raccoglie il tutto”. (2021)
Elisabetta Ternullo, poetessa
Emozioni sul dipinto Madonna del Soccorso
“Le vene del mondo, e le mie, scorrono dense verso il basso e, senza Luce, si immergerebbero nel buio, nel limbo oscuro. Ma c’è Luce nel grembo materno, accudito dal manto azzurro di una Madre Umile che nasce, anch’essa stessa, dal nucleo rotondo, perfetto, irradiante, che Lei porta in grembo.
Io vorrei saper amare come lei sa fare.
Vorrei avere nell’anima un poco di quell’azzurro manto materno (che vedo nella “mezzaluna” un po’ nascosta, dietro le quinte…)
Grazie Filippo”. (2021)
Alessia Guarraci, poetessa
Sul dipinto “Madonna del Soccorso”
"Osservando il dipinto "Madonna del Soccorso" e guardandolo con gli occhi del cuore, si vede la bottiglia sinuosa al centro che prende la forma del corpo della Madonna avente l’Ostia come testa. Il manto è per metà rosso come a rappresentare la Maddalena e per metà blu come il velo di Maria. La testa è il cuore, il centro del mondo, il punto centrale del dipinto, dove c’è il cuore di Maria con suo figlio Gesù. Da questo punto partono i tre raggi che rappresentano la trinità. Dietro si intravede il mondo a mezza luna, il tutto contornato dall’Universo stellato". (2021)
Elisabetta Ternullo, poetessa
Sul dipinto “Rininciazione”
"Filippo, nei tuoi dipinti, i volti sono "divisi" da due colori, come se fossero due aspetti della stessa verità. Suscitare emozioni diverse, non solo a persone diverse, ma anche alla stessa persona che si approccia alla stessa opera in momenti diversi, è il massimo che un artista possa chiedere. Donare emozioni, per ricevere molteplici emozioni. Nell'opera "Rinunciazione" vedo nel volto le verità che mi appartengono, vedo in alto il rosso e il blu, fuoco e acqua, cura e malattia (anche se non so quale sia cosa), vedo un'aurea bianca sulla testa, come potessi essere ancora innocente o potessi essere misteriosa. Non so perché, mi impersonifico. Vedo il dipinto come fossi io. Sto fuori, lo so, ma è una sensazione molto bella. Grazie!"
Sarà spiccare il volo dal niente.
Provare il vuoto e,
ugualmente, sentire
la pienezza traboccare
dai calici della Vita.
Sarà essere, oltre la parvenza.
Tregua, tra le tante verità del mio volto.
Appartenenza tra acqua e fuoco.
Fusione di cura e malattia:
Gioia.
Luce, in questo fondo nero che percorro ogni notte insoluta,
tra l'incertezza e il dubbio:
Pace.
Come se niente, in questo vuoto,
offuscasse il senso pieno della Bellezza.
Come se tutto, in questo caos,
potesse essere un passaggio
per arrivare a Te.
ELIsabettaTErnullo
domenica, 24 gennaio 2021
Angela Oddo, pittrice
"Mi piacciono molto i tuoi dipinti, perché sono loro che mi dicono: "Presentami a tutti, esalta la bellezza dell'anima". Rilassatevi, che le figure di Filippo vogliono parlare con voi, state ad ascoltare cosa stanno per dire. "Rilassatevi o donne, e sognate, dentro il blu della sera. Se c'è qualche lacrima vi do la gioia con il mio giallo solare. Non più nero ai vostri passi, vi do la pace con il mio rosso, come le faville danzanti di una fiamma. Io busso nel vostro cuore. Io sono vivo, io sono l'arte eterna". (2021)
Maria Teresa Prestigiacomo, critico d'arte
"Per una fotografia, perfetta dal punto di vista tecnico, in cui il silenzio evoca "Echi di infiniti" di Mario Venuti e invita alla meditazione di un tempo slow che lasciava il posto alla riflessione e alla contemplazione della natura e di quell'"Infinito" leopardiano che oltre la siepe sa scorgere il mondo". (2020)
Ella Ciulla, poetessa e critico
Artista ricercato ed eclettico, Filippo Puglia ingloba nelle sue opere sentimento, anima, ritmo, melodia, metafore, immagini, allusioni, vita vissuta: ogni segreto della sua anima si svela. Ed è uno svelamento portatore di una antropologia poetica, ossia di una visione specifica dell’uomo contemporaneo.
È la visione di un uomo che in ogni cosa esprime i moti dell’anima, non come entità astratta, concettuale, filosofica o teologica, non come luogo solipsistico ed intimistico per sfoghi psicologici, ma come luogo di abitazione della coscienza, come altare dal quale la sua sensibilità artistica si innalza come voce di canto.
L’opera di Filippo Puglia ci offre molteplici spunti di una prospettiva dell’esistenza che obbedisce ad un richiamo filosofico che vuole dare un messaggio chiaro e preciso, mostrando le mille sfaccettature della vita con strati semantici multipli a sottolineare quanto in quest'epoca moderna sia necessario dare una nuova valenza al tratto comunicativo della bellezza figurativa e simbolica forgiata nei secoli.
L’uso sapiente e accurato delle forme e dei colori affonda dentro lo scompiglio psicologico per aprire invisibili spiragli a un silenzio evocatore. Quale macigno grava sull’uomo? Ma tormento non è il commiato: attraverso l’esperienza terrena l’Uomo impara a conoscere il suo destino. E ogni giorno gioca la sua partita. (2020)
Maria Concetta Giorgi, critico d’arte
La vita ha diverse sfumature, volti e colori diversi per ogni tipo di cultura rappresentata. Il dipinto ha cromie accese e soggetti uniti tra loro ad incarnare una unica possibile umanità che non può essere distinta. Le facce della vita sono tante, ognuna ha la sua particolarità; occorre accettare le differenze, siano esse dolci o spigolose. Quello che conta è che gli occhi abbiano la stessa intensità, che gli sguardi superino ogni possibile distanza tra gli uomini.
Il pittore mette in risalto l'importanza di un'unica identica anima dentro corpi diversi. (2020)
Sandro Serradifalco, critico d'arte
"La selezione di una sua opera in occasione del Premio Internazionale Città di New York comprova il valore del suo percorso stilistico, valido esempio di preziosità espressiva. Non posso che compiacermi della sua significativa presenza in questo evento intriso di storia". (2020)
Sandro Serradifalco, critico d’arte
Per aver saputo valorizzare l'eterna bellezza dell'arte nel segno della continuità e della ricerca. Questo riconoscimento vuole evidenziare, attraverso la sua spiccata capacità espressiva, l'evoluzione del panorama artistico internazionale testimoniando la rilevanza del suo operato nel tempo e nella storia. La sua creatività ha saputo comunicare in modo personale la sua visione del mondo in un dialogo costante tra antico e moderno. (2019)
Marco Rebuzzi, critico d'arte
I Lavori dell’artista Filippo Puglia sono tutti accomunati da un interesse intenso e sincero nei confronti dell’arte e delle infinite possibilità che questo mezzo offre, alle possibili sperimentazioni che un artista eclettico e vivace come lui può provare. Il suo talento artistico ha diverse sfaccettature ma la prima che si nota, guardando le sue opere, è la fantasia creativa e la capacità di comunicazione attraverso un uso intenso del colore. In Filippo Puglia le strutture tonali sono intense e vedono il colore stendersi in corpose pennellate dalle campiture eccentriche. Una pittura la sua, prova di una profonda ricerca stilistica ed estetica, volta a celebrare l’estetica ed il concetto. (2018)
Paolo Levi, critico d'arte
Oltre l’immagine, nei suoi quadri c’è sempre un pensiero, un sentimento, un’intima emozione, un sogno, un moto dell’anima. Le opere di Filippo Puglia rivelano la grande inventiva e creatività delle quali è dotato il suo animo. Difatti le immagini che l’artista propone su tela vengono enfatizzate da scale cromatiche che aiutano a esprimere il suo messaggio. Tutto ciò è sinonimo di talento, di ricerca continua e di obiettivi pittorici centrati. (2018)
Vittorio Sgarbi, critico d'arte
"La storia di una collezione è storia di occasioni, d'incontri, di scoperte, s'incrocia con curiosità, ricerche, studi.
La presenza del suo operato nella raccolta delle stampe e dei disegni della mia collezione attesta la validità del suo impegno stilistico". (2018)